Ricerca argomenti

Scienziati & filosofi

Filosofia
- antica
- medievale
- rinascimentale
- moderna
- contemporanea

Scienza (personaggi)
- Astronomia
- Fisica
- Mecc. quantistica
- Chimica
- Biologia
- Medicina
- Matematica
- Neuroscienze
- Psicologia
- Sociologia
- Economia
- Informatica

WILLARD van ORMAN QUINE

VITA
Willard van Orman Quine (Akron, Ohio, 1908 - Boston, 2000) si laureò in matematica ad Harvard con Alfred N. Whitehead.
Nel 1933 si trasferì a Vienna dove incontrò Carnap, Reichenbach, Schlick e Tarski, con i quali si trovò subito in buona sintonia.
Nel 1934 tornò negli Stati Uniti, dedicandosi alla riflessione sulla logica come fondamento della matematica.
Durante la seconda guerra mondiale si arruolò come volontario in marina.
Dal 1956 al 2000, anno della sua morte, ricoprì la cattedra di filosofia presso la Harvard University.


PENSIERO
Nei suoi primi scritti, tra cui i Nuovi fondamenti della logica matematica (1937) e la Logica matematica (1940), Quine si è occupato soprattutto di logica.
Con il suo celebre saggio i Due dogmi dell'empirismo (1951), ha attaccato i due presupposti fondamentali della versione neopositivista dell'empirismo: la dicotomia tra verità analitica e verità sintetica ed il riduzionismo, vale a dire la tesi secondo cui un enunciato dotato di significato equivale ad un complesso logico di termini passibili di una conferma empirica.
Quine ha proposto un empirismo senza dogmi, secondo cui: ogni ipotesi affronta il tribunale dell'esperienza assieme a tutti gli enunciati che compongono l'edificio della scienza nel suo complesso; è sempre possibile scegliere, con un certo margine di libertà, il punto del sistema scientifico sul quale far gravare il peso di ogni smentita empirica; tutti gli enunciati scientifici non sono immuni da correzioni empiriche (non esiste una precisa linea di demarcazione tra enunciati analitici ed enunciati sintetici).
Con Parola e oggetto, Quine ha affrontato la questione del significato linguistico da una prospettiva che è ad un tempo comportamentista e veriricazionista. Attraverso l'esperimento della traduzione radicale (riguardante l'impresa di un linguista che - essendo in contatto con delle persone che si esprimono in una lingua a lui assolutamente ignota - deve basare la propria traduzione sul comportamento linguistico dei parlanti), esaminando dettagliatamente le procedure della traduzione degli enunciati, Quine ha dimostrato che un linguista può elaborare un numero indeterminato di manuali di traduzione differenti, ma incompatibili tra loro. La traduzione degli enunciati non è determinabile in modo assoluto, ma solo relativamente ad uno dei differenti manuali di traduzione. Ne deriva che i singoli enunciati non hanno senso se presi isolatamente, ma solo in quanto appartenenti ad un determinato sistema linguistico (olismo). Sempre in Parola e oggetto, Quine ha presentato un piano di regimentazione degli enunciati del linguaggio ordinario, consistente in una loro parafrasi nella notazione artificiale della logica elementare. Legate a questo progetto sono le riflessioni sull'ontologia del discorso scientifico, preparate da una proposta di analisi degli impegni ontologici delle teorie (esposta in Su ciò che vi è). Ogni teoria formulata nella notazione della logica elementare presuppone, secondo tale analisi, solo l'esistenza di quegli oggetti che rientrano nel dominio di quantificazione delle sue variabili.
In La relatività ontologica Quine, svolgendo alcune implicazioni della tesi dell'indeterminatezza del significato, ha precisato però che gli impegni ontologici di un linguaggio non possono essere fissati in modo assoluto, ma solo relativamente a un secondo linguaggio (non necessariamente diverso dal primo), la cui ontologia non sia, almeno momentaneamente, messa in discussione.
Per quanto riguarda i criteri epistemologici dell'impegno ontologico, nessuna scelta, ha sostenuto a più riprese Quine, può essere fondata sul verdetto dell'esperienza (dal punto di vista dell'empirismo quiniano, gli oggetti fisici sono, al pari degli dei d'Omero, semplici postulati culturali). Le decisioni, in questo campo, devono essere affidate a ragioni di natura pragmatica; ed è sulla base di ragioni di questo tipo che Quine ha fatto proprio il punto di vista della moderna concezione scientifica del mondo.

[Scheda di Adriano Virgili]

OPERE

-- Su ciò che vi è [1948]

-- Il problema del significato [1953], Ubaldini, Roma, 1966

-- "I due dogmi dell'empirismo" (1951), in Il problema del significato - E-book (leggi)

-- Parola e oggetto [1960], Il Saggiatore, Milano, 1970

-- Manuale di logica, Feltrinelli, Milano, 1960

-- Logica elementare, Ubaldini, Roma, 1968

-- La relatività ontologica e altri saggi [1968], Armando, Roma, 1986

-- Saggi filosofifici 1970-1981, Armando, Roma, 1982

-- I modi del paradosso e altri saggi, Il Saggiatore, Milano, 1975

-- Logica e grammatica, Il Saggiatore, Milano, 1981

-- Quidditates: quasi un dizionario filosofico [1987], Garzanti, Milano, 1991

-- La scienza e i dati di senso, Armando, Roma, 1987

-- Dallo stimolo alla scienza: logica, matematica, linguistica, Il Saggiatore, Milano, 2001
Sintesi di un ciclo di conferenze tenute nel 1980. In questo libro, Quine traccia una breve storia della filosofia da Platone all'empirismo logico, passando poi ad esporre la sua concezione naturalistica dell'epistemologia, affrontando anche diversi altri argomenti in ambito logico-matematico, psicologico e linguistico.


BIBLIOGRAFIA ITALIANA

Antonio Rainone, Quine, Carocci, Roma, 2010

Gloria Origgi, Introduzione a Quine, Laterza, Bari, 2000

Pettoello - Renato - Valore (a cura di), Willard van Orman Quine, Franco Angeli, Milano, 2009

Giancarlo Zanet, Le radici del naturalismo. W. V. Quine tra eredità empirista e pragmatismo, Quodlibet, 2007

Paolo Valore, Questioni di ontologia quineana, CUSL, Milano, 2003

Paolo Valore, Introduzione al dibattito contemporaneo tra analitico e sintetico, CUEM, Milano, 2000

Nicla Vassallo, La naturalizzazione dell'epistemologia: contro la soluzione quineana, Franco Angeli, Milano, 1997

Andrea Bottani, Il riferimento imperscrutabile, Franco Angeli, Milano, 1996

L. Handjaras, Epistemologia, logica e realtà: una introduzione a K. Popper e a W. V. Quine, La Nuova Italia, Firenze, 1983

D. Marconi, Quine e le logiche devianti, Edizioni di Filosofia, Torino, 1975


Siti per approfondimenti:

Quine/Uniba
Scheda sulla vita e sul pensiero di Quine.

Quine/Wikipedia
Scheda di Wikipedia su Quine.

Quine/EMSF
Pagina della EMSF-RAI dedicata a Quine.

Quine/Kolumbus
Esposizione dettagliata del pensiero di Quine.

Quine.org
La vita e l'opera di Quine.

Quine/Sun3
Bibliografia delle opere di Quine.

Quine/Autodidactique
Sintesi del pensiero di Quine.

Quine/Swif.it
Traduzione italiana di Quine, I due dogmi dell'empirismo.

Quine/Ditex
Versione originale di Quine, I due dogmi dell'empirismo.