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PENSIERO
Pastore della chiesa presbiteriana scozzese, Francis Hutchenson (1694 - 1746) sostenne l'autonoma dell'etica contro i conservatori che insistevano sulla necessità di una sua necessaria fondazione religiosa.
Il giudizio morale deriva da una facoltà naturale dell'uomo che è in esso già presente a prescindere dalla Rivelazione.
Nella Ricerca sull'origine delle nostre idee di bellezza e di virtù Hutcheson sostiene l'idea, già propugnata da Shaftesbury, di un senso morale, il quale consiste nella determinazione della mente a ricevere approvazione e condanna e dalla quale derivano tutte le restanti idee morali.
In Sistema di filosofia morale propone un'ulteriore elaborazione dell'etica del senso morale: tutte le virtù sono presentate come manifestazione della benevolenza e viene presentato il principio della massima felicità per il maggior numero possibile di uomini, principio che sarà poi ripreso dall'utilitarismo di Bentham.
[Scheda di Adriano Virgili]
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OPERE
-- Ricerca sull'origine delle nostre idee di bellezza e di virtù (1725)
-- Sistema di filosofia morale (1755, postumo)
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BIBLIOGRAFIA ITALIANA
Giovanni De Crescenzio, Francis Hutcheson e il suo tempo, Taylor, Torino, 1968
Valter Bucelli, Valori e conoscenza in Francis Hutcheson, Palermo, 1990
Marco Poalinelli, Sentimentalismo etico e arbitrarismo: note sul carteggio Hutcheson-Burnet, Vita e Pensiero, Milano, 1979
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