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MONISMO ANOMALO


Concezione del rapporto mente-corpo elaborata da Donald Davidson, secondo la quale ogni stato o contenuto mentale corrisponde esattamente (è identico) a qualche attività che si svolge a livello neuronale (da qui il "monismo"). Tuttavia, non è possibile ridurre completamente le spiegazioni psicologiche a spiegazioni basate sulle ordinarie leggi fisiche, poiché non esistono leggi psicofisiche in grado di stabilire un rapporto tra eventi mentali tra loro simili ed eventi fisici altrettanto simili (da qui l'"anomalia"). Infatti i fenomeni fisici (tra cui quelli che hanno luogo a livello nervoso) possono essere spiegati mediante leggi rigorosamente scientifiche, lo stesso però non avviene per i fenomeni mentali, non spiegabili e non prevedibili utilizzando leggi di questo genere. (1)
Un determinato insieme di eventi potrà quindi essere spiegato sulla base di leggi scientifiche quando viene descritto in termini fisici, mentre non potrà esserlo se la descrizione avviene sotto forma di eventi mentali che causano specifiche azioni. In compenso, questi ultimi eventi, descritti in termini psicologici, possono essere compresi, interpretati e, non di rado, previsti alla luce di principi razionali.
La proposta di Davidson mira a conciliare le seguenti tre tesi, tutte imprescindibili, ma in contrasto tra loro, e cioè:

1) il principio dell'interazione causale, per il quale "almeno qualche evento mentale interagisce con eventi del mondo fisico".

2) Il principio del carattere nomologico della causalità, che stabilisce che "dove c'è un rapporto di causa, deve esserci anche una legge": si può parlare di relazione tra cause ed effetti solo in riferimento a leggi scientifiche che spiegano come le prime determinino l'accadere dei secondi.

3) L'anomalia del mentale, secondo la quale "non esistono leggi deterministiche capaci di collegare il piano degli eventi fisici a quello degli eventi mentali".

Il motivo per cui Davidson non crede all'esistenza di principi che consentano di ridurre le spiegazioni psicologiche alle ordinaria spiegazioni fisiche della scienza (neuroscientifiche) è legato alla convinzione che il principio di razionalità costituisce l'unico fondamento per comprendere il comportamento di un determinato agente.
In definitiva, l'"anomalia del mentale" ha come conseguenza che non si possono inferire le descrizioni mentali degli eventi dalle loro descrizioni in termini fisici: non è possibile comprendere gli stati mentali, e quindi l'agire di un individuo, partendo dal livello dei processi nervosi che avvengono nel suo cervello.

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NOTE
(1) Donald Davidson, Azioni ed eventi, Il Mulino, Bologna, 1992, pag. 300.


BIBLIOGRAFIA ITALIANA

-- "Eventi mentali" [1970], in in Armando De Palma - Germana Pareti (a cura di), Mente e corpo. Dai dilemmi della filosofia alle ipotesi della neuroscienza, Bollati Boringhieri, Torino, 2004, pagg. 79-102

-- Azioni ed eventi [1980], Il Mulino, Bologna, 1992