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VITA
Thomas Young (Milveston, 1773 - Londra, 1829) si dimostrò ben presto un bambino prodigio. Imparò a leggere all'età di due anni e a sei anni conosceva già il latino. Prima dei diciannove anni parlava correttamente tredici lingue, tra cui il francese, l'italiano, il greco, l'arabo e il turco.
Approfondì la matematica di Newton e i suoi lavori sulla meccanica e l'ottica, ma anche la chimica di Lavoisier.
Studiò medicina a Londra, Edimburgo e Göttingen, dive su laureò nel 1796. L'anno successivo si trasferì all'Università di Cambridge, dove conseguì un secondo dottorato in medicina e divenne membro del Royal College of Physicians.
Dopo che uno zio benestante gli ebbe lasciato a Londra una notevole eredità (1979), Young si trasferì nella capitale e iniziò a praticare la professione di medico. Non ebbe molto successo come dottore, ma si applicò con impegno allo studio e alla realizzazione di molti esperimenti scientifici. Analizzò il fenomeno della visione, formulando la teoria cromatica della visione, secondo la quale l'occhio è provvisto di 3 tipi di recettori della luce, sensibili rispettivamente ai colori rosso, blu e verde. Questa teoria venne provata sperimentalmente solo nel 1959.
L'apporto più importante di Young alla fisica fu il celebre esperimento da lui ideato - l'esperimento delle due fenditure - nel quale dimostrava la natura ondulatoria della luce. Infatti, in detto esperiemento era evidente il fenomeno di interferenza previsto dalla teoria ondulatoria.
[Da Amir D. Aczel, Entanglement. Il più grande mistero della fisica, Raffaello Cortina, Milano, 2004, pagg. 15-6.]
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