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REUVEN FEUERSTEIN

VITA
Reuven Feuerstein è nato a Botosan (Romania) nel 1921 da genitori ebrei, molto sensibili alla cultura e all'educazione. Dimostrò fin da bambino le sue doti: a 3 anni era già in grado di leggere in due lingue e a 8 insegnava l'ebraico ai bambini della comunità di fa parte.
Quando nel 1944 la Romania fu occupata, Feuerstein, che in quel periodo insegnava a Bucarest in una scuola per i figli dei deportati, fu internato in un campo di concentramento. Riuscito in maniera fortunosa a fuggire, si trasferì in Israele, dove si dedicò, all'interno dell'Organizzazione Aliyah per la Gioventù, all'educazione degli adolescenti sopravvissuti alle persecuzioni razziali. Si trattava, per la maggior parte, di orfani, appartenenti a varie culture, provenienti da numerosi paesi europei e africani, i quali, a causa delle terribili esperienze vissute, presentavano carenze cognitive molto simili a quelle dei soggetti affetti da insufficienze mentali.
Fu proprio a partire dagli studi sugli adolescenti che Feuerstein e i suoi collaboratori misero a punto un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento (LPAD) e un programma di intervento cognitivo (PAS), diventato noto nel mondo come metodo Feuerstein.
Ritornato a Bucarest, riprese gli studi universitari, laureandosi sotto la guida di Jean Piaget, conseguendo il dottorato in psicologia presso la Sorbona nel 1970.
L'attività iniziata all'interno dell'organizzazione Aliyah per la Gioventù sfociò nel 1992 con l'apertura dell'ICELP (International Center for the Enhancement of Learning Potential), che si occupa di ricerca, formazione insegnanti e terapia per quel che riguarda la modificabilità cognitiva.
Oggi Feuerstein insegna psicologia dell'educazione all'Università di Bar Ilan di Tel Aviv e presso il George Peabody College della Vanderbilt University di Nashville in Tennessee.


PENSIERO
La prospettiva di Feuerstein, decisamente contraria alla concezione innatista dell'intelligenza, ha come base la nozione di modificabilità cognitiva, per la quale le facoltà intellettive possono essere accresciute non soltanto nell'età evolutiva ma anche durante tutto l'arco della vita di un individuo
Nello sviluppo cognitivo, un ruolo fondamentale viene svolto dalla mediazione sociale, poiché, secondo Feuerstein, l'apprendimento non ha luogo tanto in seguito all'esposizione diretta di soggetto agli stimoli, quanto piuttosto attraverso l'azione di un mediatore. Egli cita a tal proposito i risultati emersi dalle innumerevoli esperienze compiute personalmente o dai suoi collaboratori, su individui provenienti da ogni regione del mondo e appartenenti alle culture più diverse. Queste esperienze mostrano inequivocabilmente che gli individui cresciuti in ambienti caratterizzati da una notevole ricchezza di rapporti interpersonali, sviluppano capacità di apprendimento molto superiori rispetto a coloro che non hanno avuto tale opportunità.
Sulla base delle loro ricerche, e riferendosi inoltre agli studi di J. Bruner, Feuerstein e i suoi collaboratori hanno individuato 12 principi di mediazione, ossia 12 tipologie di comportamenti che il docente deve utilizzare consapevolmente per costruire un rapporto educativo efficace con l'allievo.
La mediazione ha come obiettivo finale quello della modificabilità cognitiva, avvalendosi di strumenti messi a punto da Feuerstein e la sua equipe, e precisamente il LPAD, un metodo diagnostico per valutare il potenziale di apprendimento, e il PAS (Programma di Arricchimento Strumentale).


METODO
L'applicazione pratica dei principi teorici sviluppati da Feuerstein e dalla sua equipe fa uso di un insieme articolato e organico di strumenti che possono essere ricondotti a due sistemi principali:

1. il LPAD, finalizzato all'analisi della capacità dell'individuo di modificarsi, individuando le condizioni in cui tale modificabilità ha luogo;

2. il PAS, costituito da una serie di esercizi volti a sviluppare funzioni cognitive specifiche.

LPAD (Learning Potential Assesment Device - Metodo per la Valutazione Dinamica del Potenziale di Apprendimento)
E' costituito essenzialmente da una batteria di test per la valutazione del potenziale di apprendimento, il cui principale presupposto è la nozione di modificabilità cognitiva, intesa come capacità di modificare le modalità di approccio cognitivo ai problemi per adattarsi a nuove situazioni di vita.
Mentre i comuni test di intelligenza considerano stabili le diverse funzioni cognitive e si limitano quindi a una loro misurazione, il LPAD si propone invece di valutare il grado di modificabilità di queste funzioni.

La valutazione viene attuata attraverso 3 fasi principali:

1) Pre-test, dove si chiariscono ai soggetti le modalità e gli obiettivi della valutazione e si analizzano le strategie e i processi mentali di partenza.

2) Fase di mediazione, che ha lo scopo di fornire ai soggetti stimoli capaci di modificare il proprio comportamento cognitivo. In questa fase il valutatore esamina in che modo le funzioni cognitive sono state espresse nel corso della soluzione del problema proposto.

3) Fase finale, che si propone di verificare i cambiamenti indotti attraverso la mediazione e analizzare le modalità di adattamento a prove diverse per modalità di esecuzione, complessità e livello di astrazione. In questa fase, in definitiva, si valuta la modificabilità effettiva del soggetto.

PAS (Programma di Arricchimento Strumentale)
Messo a punto negli anni Cinquanta, è formato da un insieme di 500 schede, organizzate in 14 strumenti che comprendono esercizi carta-matita finalizzati a sviluppare specifiche aree cognitive, come la percezione analitica, la capacità di anticipare mentalmente le azioni, l'orientamento nello spazio e nel tempo, il comportamento comparativo, la classificazione, ecc.
Gli strumenti hanno contenuti diversi da quelli tipici delle materie scolastiche. Del resto, il contenuto non è importante di per sé, ma in quanto veicolo di situazioni problematiche che sollecitano, di volta in volta, gruppi di funzioni cognitive differenti.
Ogni sessione del Programma prevede i seguenti momenti: presentazione del compito, spiegazione dei termini, preparazione al lavoro indipendente, ricerca di processi e strategie, invito al giudizio e alla riflessione, insegnamento di un contenuto specifico, sollecitazione di funzioni cognitive carenti e di capacità di anticipazione nei compiti, rinforzo della motivazione, creazione di collegamenti tra i diversi compiti e situazioni di vita reale.
Il Programma si sviluppa attraverso momenti di lavoro individuale e momenti di elaborazione collettiva, regolati dal mediatore. Questi coinvolge gli allievi nella definizione del problema, nella partecipazione a proposte di soluzione il più possibile numerose e divergenti, sollecitando la discussione di gruppo per un'interpretazione più approfondita.
La finalità essenziale del lavoro svolto non è l'accrescimento dell'insieme delle conoscenze dell'allievo (anche se questo, di fatto, si verifica), bensì lo sviluppo degli strumenti conoscitivi, oltre al consolidamento delle abitudini cognitive superiori (osservare con attenzione, individuare gli obiettivi, tenere sotto controllo l'impulsività nel raccogliere i dati e nel fornire le risposte, fare ipotesi anziché procedere per prove ed errori…).
La padronanza degli esercizi del PAS non si riduce mai a un apprendimento meccanico o alla ripetizione di abilità apprese. La ripetizione non riguarda infatti gli esercizi del PAS, bensì la sollecitazione di funzioni cognitive che mettono in condizione di pensare in maniera efficace.
Uno degli aspetti più importanti del PAS è la sua capacità di provocare situazioni che portano l'individuo ad interagire con un altro individuo (mediatore) per poter comprendere e agire. Non è quindi sufficiente che l'allievo arrivi a dominare una certa strategia o a fare una data scoperta, ma è necessario che egli rifletta sui suoi processi cognitivi e capisca perché ha scelto una determinata modalità o determinati stimoli.
Per un'applicazione completa del PAS che ne realizzi appieno gli obiettivi sono necessari 2-3 anni scolastici, con una frequenza rispettivamente di 5 o 3 applicazioni settimanali di un'ora ciascuna.
Tale programma è stato utilizzato con buoni risultati in una settantina di paesi in modo particolare come strumento per lo sviluppo del potenziale di apprendimento in individui intellettualmente svantaggiati.
E' necessario, tuttavia, che il metodo venga applicato correttamente nelle sue diverse fasi, evitando un'esecuzione meccanica delle schede e soprattutto rispettando i tempi e le modalità delle attività di mediazione.


OPERE

-- Non accettarmi come sono [1988], Sansoni, Milano, 1995

R. Feuerstein - Y. Rand - M. Hoffman, The Dynamic Assessment of Retarded Performers: the Learning Potential Assessment Device (LPAD), University Park Press, Baltimore, 1979

R. Feuerstein - Y. Rand - M. Hoffman - R. Miller, Instrumental Enrichment: an Intervention Program for Cognitive Modifiability, University Park Press, Baltimore, 1980

R. Feuerstein - P. Klein - A Tannenbaum, Mediated Learning Experience: Theoretical, Psychosocial, and Learning Implications, Freund, Tel Aviv and London, 1991

Reuven Feuerstein - Rand Yaacov - Rafi Feuerstein, La disabilità non è un limite. Se mi ami cosstringimi a cambiare, Libriliberi, Firenze, 2005


BIBLIOGRAFIA ITALIANA

Mario Martinelli, Mediare la conoscenza. Formazione e apprendimento in Reuven Feuerstein, SEI, Torino, 2008

Michele Minuto - Renato Ravizza, Migliorare i processi di apprendimento. Il metodo Feuerstein: dagli aspetti teorici alla vita quotidiana, Centro Studi Erickson, Trento, 2008

Paola Vanini, Potenziare la mente? Una scommessa possibile: apprendimento mediato secondo il metodo Feuerstein, Gussago, 2003

J. Kopciowsky, L'apprendimento mediato secondo il metodo Feuerstein, La Scuola, Brescia, 2002

Paola Vanini, Il Metodo Feuerstein: una strada per lo sviluppo del pensiero, IRRSAE-ER Editcomp, Bologna, 2001

Silvia Guetta, Il successo formativo nella prospettiva di Reuven Feuerstein. Materiali di studio sul processo di apprendimento, Liguori, Napoli, 2001

G. Bonansea - S. Damnotti - A. Picco, Oltre l'insuccesso scolastico, SEI, Torino, 1996

S. Damnotti, Come si può insegnare l'intelligenza, Giunti & Liscioni, Teramo, 1993

Renata Florian - Fulvio D'Amato, Il programma Feuerstein. Modi e tecniche per organizzare l'attività cognitiva, Giunti & Liscioni, Teramo, 1989


Siti per approfondimenti

Icelp
Sito dell'International Center for Enhancement of Learning Potential (ICELP) di Gerusalemme, fondato e diretto da Feuerstein. Informazioni sui Centri di Formazione Autorizzati e aggiornamenti sulla ricerca teorica. Sul sito si trova inoltre una biografia di Feuerstein e un'estesa bibliografia di opere e di articoli pubblicati da questo autore.

Feuerstein/Ospitiweb
Il Programma di Arricchimento Strumentale di Feuerstein: strumenti, domande e risposte, esempi di esercizi, la lezione.

MediationARRCA
Associazione dedicata alla psicologia dell'apprendimento, basata in particolare sulle teorie di Reuven Feuerstein.

Feuerstein/Graffinrete
Il metodo Feuerstein.

Feuerstein-01/Vivoscuola
Pagina dedicata al miglioramento dell'intelligenza per mezzo del metodo Feuerstein.

Feuerstein/Ospitintelligenti
Pagina dedicata al metodo Feuerstein.

Feuerstein/Ectaplanet
Breve scheda sul metodo Feuerstein.

Feuerstein/Funzioniobiettivo
Breve scheda sul metodo Feuerstein.

Feuerstein-02/Vivoscuola
Articolo on line: A. Gloria Pecoraro, "La filosofia pedagogica e la metodologia di Reuven Feuerstein".