Scienziati & filosofi
Filosofia - antica - medievale - rinascimentale - moderna - contemporanea
Scienza (personaggi) - Astronomia - Fisica - Mecc. quantistica - Chimica - Biologia - Medicina - Matematica - Neuroscienze - Psicologia - Sociologia - Economia - Informatica
|
VITA
Rudolf Arnheim (Berlino, 1904 - Ann Harbor, Michigan, 2007), studiò psicologia, filosofia e storia dell'arte all'Università di Berlino, dove conseguì il dottorato in psicologia sotto la supervisione di Max Wertheimer e di Wolfgang Köhler, che poco più tardi avrebbero fondato la famosa scuola della psicologia della Gestalt.
In fuga dal regime nazista (vedi nazismo), a causa delle sue origini ebree, Arnheim riparò a Roma nel 1938, per ripiegare, dopo l'approvazione delle leggi razziali fasciste (vedi fascismo) a Londra, approdando infine negli Stati Uniti (1940).
Insegnò al Sarah Lawrence College (New York), presso la School for Social Research e alla Columbia University. Nel 1968 fu docente di psicologia dell'arte alla Harvard University, presso il Dipartimento di studi visivi e ambientali.
A 70 anni si ritirò assieme alla moglie nel Michigan, dove per altri dieci anni insegnò psicologia dell'arte in maniera semi-ufficiale presso l'Università del Michigan.
Rudolf Arnheim ha pubblicato centinaia di articoli e più di una dozzina di libri sull'arte, l'architettura e la psicologia applicata alle arti visive (cinema). L'opera più famosa, Arte e percezione visiva, è stata tradotta in 14 lingue.
E' morto il 9 giugno 2007, poco prima di compiere 103 anni.
|
PENSIERO
Secondo Arnheim, i processi primari della percezione seguono meccanismi analoghi a quelli del ragionamento: la nostra risposta percettiva al mondo è il mezzo fondamentale attraverso cui organizziamo i fenomeni di cui siamo testimoni e da cui nascono le idee e gli stessi simboli del linguaggio: «Le operazioni cognitive chiamate pensiero non sono privilegio dei processi mentali posti al di sopra e al di là della percezione, bensì gli ingredienti essenziali della percezione stessa». (da Il pensiero visivo)
|
OPERE
-- Film come arte [1932], Il Saggiatore, Milano, 1960
In quest'opera Arnheim sostiene che le inquadrature e il montaggio delle scene cinematografiche mostrano che la nostra percezione visiva opera in maniera molto simile al nostro modo di pensare e di costruire concetti.
-- La radio cerca la sua forma [1935], Hoepli, Milano, 1937
-- Arte e percezione visiva [1954], Feltrinelli, Milano, 1962
La tesi di fondo di Arnheim è che "vedere" costituisce un atto creativo; e che il giudizio visivo non è qualcosa che viene ad aggiungersi alla percezione, ma un ingrediente essenziale dell'atto stesso del vedere.
-- Guernica. Genesi di un dipinto [1962], Feltrinelli, Milano, 1964
-- Verso una psicologia dell'arte [1966], Einaudi, Torino, 1969
-- Il pensiero visivo [1969], Einaudi, Torino, 1974
-- Entropia e arte. Saggio sull'ordine e il disordine [1971], Einaudi, Torino, 1974
-- La dinamica della forma architettonica [1977], Feltrinelli, Milano, 1981
-- Il potere del centro. Psicologia della composizione nell'arte visiva [1982], Einaudi, Torino, 1984
-- Nuovi saggi di psicologia dell'arte [1986], Feltrinelli, Milano, 1987
-- Parabole della luce solare [1989], Editori Riuniti, Roma, 1992
-- Pensieri sull'educazione artistica [1992], Aesthetica, 1992
-- Per la salvezza dell'arte. Ventisei saggi [1992], Feltrinelli, Milano, 1994
-- La radio, l'arte dell'ascolto e altri saggi, Editori Riuniti, Roma, 2003
|
BIBLIOGRAFIA ITALIANA
A. Garau (a cura di), Pensiero e visione in Rudolf Arnheim, Franco Angeli, Milano, 1989
|
|
|