TOLOMEO

VITA e OPERA
Tolomeo (100-178 d.C. ca.), astronomo e matematico, sviluppò un sistema planetario che rappresentò l'unico modello del mondo fino al XVI secolo.
Nacque probabilmente in Grecia, sebbene il suo nome completo, Claudio Tolomeo, fornisca importanti informazioni: "Tolomeo" indica infatti che egli era un abitante dell'Egitto e "Claudio" che era cittadino romano. In base ad antiche fonti si sa inoltre che l'astronomo trascorse la maggior parte della sua vita al tempio serapeo di Canopo, nei pressi di Alessandria d'Egitto, svolgendo le osservazioni che costituirono la base per lo sviluppo della sua teoria.

Almagesto
La prima e più nota opera di Tolomeo, scritta originariamente in greco, venne tradotta in arabo col titolo di Al-Majisti (Grande composizione). Le traduzioni latine eseguite in Europa nel corso del Medioevo riportarono il titolo Almagesti, e da allora in poi l'opera è conosciuta come Almagesto.
Nella Composizione Tolomeo propose una teoria che, assumendo la Terra immobile al centro dell'universo, descrive in temini geometrici e matematici i moti e le posizioni dei pianeti, del Sole e della Luna su uno sfondo di stelle fisse.
Elaborato sulla base dei dati raccolti dai suoi predecessori, e in particolare da Ipparco, il sistema tolemaico prevede che i corpi celesti, quali la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno, ruotino intorno alla Terra percorrendo orbite perfettamente circolari, dette deferenti. Per spiegare le irregolarità osservate nei moti dei pianeti e i cambiamenti di dimensione e di luminosità dei corpi celesti, Tolomeo sostenne che solo il Sole percorresse il proprio deferente con moto uniforme, e che la Luna, e in generale gli altri pianeti, si muovessero su piccoli cerchi, detti epicicli, i cui centri si muovevano a loro volta sui relativi deferenti.
Il sistema tolemaico elaborato con la complessa teoria degli epicicli poteva giustificare la maggior parte delle osservazioni astronomiche dell'epoca, ma faceva ricorso a procedimenti geometrici estranei ai postulati della matematica tradizionale. Fu questo uno dei motivi che, nel corso XVI secolo, portò l'astronomo polacco Niccolò Copernico a rifiutare il sistema geocentrico proposto da Tolomeo, e a enunciare la rivoluzionaria teoria eliocentrica.

Altre opere
Benché il suo contributo fondamentale sia da cercare nell'ambito dell'astronomia, Tolomeo si interessò proficuamente anche di matematica, anticipando lo studio della trigonometria, e applicò le sue teorie alla costruzione di astrolabi e di meridiane. Di notevole importanza storica è l'opera intitolata Geografia che, assumendo un sistema di latitudine e longitudine, influenzò i cartografi per centinaia di anni, pur non contenendo dati affidabili. Nel trattato dal titolo Armoniche, Tolomeo espose una teoria di suoni della musica greca, e nell'Ottica analizzò le proprietà della luce, in particolare la rifrazione e la riflessione. Importante è anche il Tetrabiblos, un trattato di astrologia la cui attribuzione tuttavia non è del tutto certa.

[Scheda di Giuseppe Bovo]
(Cape Canaveral)

BIBLIOGRAFIA:

Anne Tihon, Le grand commentaire de Théon d'Alexandrie aux tables faciles de Ptolomée (2-3), Biblioteca Apostolica Vaticana, 1991

Giuseppe Bezza, Commento al primo libro della Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, Nuovi Orizzonti, 1990

Joseph Mogenet - Anne Tihon, Le grand commentaire de Théon d'Alexandrie aux tables faciles de Ptolomée, Vol. 1, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1985


Tolomeo/Filosofico.net
Pagina dedicata a Tolomeo.

Tolomeo/Biblio-net
Pagina dedicata a Tolomeo.

Tolomeo/Capecanaveral
Breve scheda su Tolomeo.

Tolomeo/IMSS
Breve biografia di Claudio Tolomeo.

Tolomeo/Terra.es
Brevissima scheda su Tolomeo.

Tolomeo/Vialattea
Breve scheda sulla teoria geocentrica di Ipparco e Tolomeo.