VITA
Rosalia Luxemburg (Zsmosc, Polonia russa, 1871 - Berlino, 1919) si trasferì giovanissima a Varsavia, dove compì gli studi superiori.
Nel 1889 lascia clandestinamente la Polonia e si rifugia a Zurigo, dove si iscrive alla facoltà di filosofia e conosce Leo Jogiches, giovane ebreo lituano, figura destinata a giocare un ruolo fondamentale nella sua vita.
Di questi anni sono anche i contatti con l'emigrazione rivoluzionaria (Axelrod, Zasulich, Plechanov).
Nel 1898 si stabilisce a Berlino e inizia un'attività di "agitazione elettorale" tra i lavoratori polacchi della Slesia, scrivendo nello stesso tempo alcuni articoli contro Bernstein.
Allo scoppio della prima rivoluzione russa, nel 1905, la troviamo impegnata a sostenere la ribellione delle masse fino al crollo dello zarismo.
L'anno seguente viene arrestata con Leo Jogiches. Nel 1914 viene condannata a un anno di carcere per i suoi discorsi di Fechnen e Borrenheim, fortemente antimilitaristi.
Esplodono a Berlino le manifestazioni degli "Indipendenti" e degli Spartachisti. Rosa Luxemburg si schiera a fianco degli operai e dei soldati, attaccando il governo socialdemocratico.
Nel 1919 scoppia l'insurrezione. Pur non condividendola, Rosa rimane a Berlino. Alle nove di sera del 15 gennaio viene arrestata e assassinata. Il suo corpo, gettato nel Landerwehrkanal, sarà ripescato soltanto il 31 maggio.
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-- L'accumulazione del capitale [1913], Einaudi, Torino, 1972
-- La rivoluzione russa. Un esame critico (1922, postumo)
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