Lavelle pone l'esperienza fondamentale della nostra vita spirituale nella partecipazione dell'essere assoluto di Dio. Dio è Atto, cioè libertà pura, creatività; e dunque noi siamo della stessa natura di lui, cioè atto, creatività. Il nostro "atto" è affine all'Atto divino, nel senso che solo da questo ha la possibilità di essere tale. Noi siamo parti del tutto, ma nello stesso tmepo siamo distinti da esso. Esiste uno scarto tra l'Atto totale e l'atto nostro, tra la nostra essenza - che è in Dio - e la nostra "esistenza" che è da Dio. Il significato della nostra esistenza è nella ricerca della nostra essenza, nello sforzo di far coincidere quella con questa, mediante la nostra libera iniziativa. |
-- Dialettica del mondo sensibile [1921]
-- Dell'Essere (1928)
-- La coscienza di sé [1933]
-- La presenza totale (1934)
-- L'io e il suo destino [1936]
-- Dell'Atto (1937)
-- L'errore di Narciso [1939]
-- Il male e la sofferenza [1940]
-- La parola e la scrittura [1942], Marsilio, Venezia, 2004
-- Il tempo e l'eternità [1945]
-- Introduzione all'ontologia [1947]
Carla Canullo, Coscienza e libertà. Itinerario tra Maine de Biran, Lavelle, Le Senne, Ed. Scientifiche Italiane, Napoli, 2001
Matteo Pinton, La persona umana soggetto storico in Louis Lavelle, ISG, Vicenza, 1979
Amalia De Maria, L'antropologia di Lavelle, Giappichelli, Torino, 1976
Franco Polato, Louis Lavelle: l'essere e il tempo, Longo, Ravenna, 1972
Giancarlo Penati, Ontologia e critica del concreto: Lavelle e Merleau-Ponty, Marzorati, Milano, 1970
Giuseppe Beschin, Il tempo e la libertà in Louis Lavelle, Marzorati, Milano, 1964
Pier Giovanni Grasso, Lavelle, Ed. La Scuola, Brescia, 1949
O. M. Nobile, La filosofia di Louis Lavelle, Sansoni, Firenze, 1943
Lavelle/Riflessioni.it
Breve scheda su Louis Lavelle.
Lavelle/Wikipedia
Scheda di Wikipedia su Louis Lavelle.