Herbart dette il suo maggior contributo nel campo della psicologia ed in quello della pedagogia. Egli rifiuta l'idealismo di Fichte e di Hegel, cercando di fondare una forma di psicologia costruita sull'esperienza. Compito della filosofia è di analizzare i concetti dell'esperienza ordinaria. La logica deve chiarire questi concetti, la metafisica deve correggerli, mentre spetta all'estetica e all'etica analizzare i valori. L'etica è subordinata all'estetica: i nostri valori morali, difatti, sono originati dai nostri involontari giudizi di piacevolezza e spiacevolezza. Le cinque idee base della moralità sono: la libertà interiore, la perfezione, la benevolenza, la legge e la giustizia o equità. |
Paolo Valore, La struttura logico-analitica dell'ontologia herbartiana, Cusl, Milano 2008
Matteo Guidotti, L'utopia dell'idealrealismo. Hegel, Herbart e il ritorno a Kant nella teoria dell'esperienza di F.A. Trendelenburg, Unicopli, Milano 2007
Renato Pettoello, Idealismo e realismo. La formazione filosofica di J.F. Herbart, La Nuova Italia, Firenze 1986