Le idee di Bohr sulla radiazione m'interessano molto, ma non vorrei lasciarmi indurre ad abbandonare la causalità rigorosa senza aver prima lottato in modo assai diverso da come s'è fatto finora.
L'idea che un elettrone esposto a una radiazione possa scegliere liberamente l'istante e la direzione in cui spiccare il salto è per me intollerabile.
Se così fosse, preferirei fare il ciabattino, o magari il biscazziere, anziché il fisico.
Vero è che i miei tentativi di dare forma tangibile ai quanti sono regolarmente abortiti, ma sono ben lontano dal rinunziare a questa speranza.
E anche se la cosa non riuscirà, mi rimarrà sempre la consolazione di aver fallito da solo.
[da A. Einstein - M. Born, Scienza e vita. Lettere 1916-1955, Einaudi, Torino, 1973, pag. 98]
|